A casa nostra la televisione si guarda solo dopo cena e solo DVD scelti da noi genitori. L'aspetto positivo di tutto questo è che non abbiamo la casa invasa da diari, libri e foto di Violetta o del personaggio di moda del momento, l'aspetto negativo è che i bimbi vivono in una sorta di mondo meraviglioso di Alice da cui prima poi toccherà farli uscire. Ma ce n'è anche un altro di aspetto negativo: ciclicamente mi tocca rivedere film a mio avviso inguardabili, ma che ai bimbi piacciono tanto. Ieri mi è toccato Frozen. Mi è partito un mugolo sommesso. " Dai mamma!!! Tanto mica lo guardi tu!" - " Si ma lo ascolto". Infatti non è che io mi metta lì a guardare il film, ma anche se impegnata a fare altro, le battute le sento e sprazzi di film li vedo. Uno strazio. Frozen l'ho sempre giudicato inguardabile, noioso, banale, tutto incentrato sul rapporto tra sorelle, rapporto trattato in modo irrealistico e del tutto superficiale. Un'occasione mancata. Ecco, ieri, guardandolo a tratti, forse perchè ero davvero distratta, mi sono all'improvviso resa conto che, invece, Frozen non è così negativo, ma anzi a modo suo, propone messaggi positivi, persino nuovi nel panorama Disney.
A parte i soliti messaggi stereotipati di cuore sole amore, bleah! abbiamo però un personaggio, persino quello principale, Elsa che decide autonomamente di andarsene a stare da sola. Non un pò sola. Proprio sola sola. Lo fa, sta benissimo, si sente pienamente realizzata, è felice, non si pente e non torna indietro rispetto alla sua scelta ( verrà costretta). Sta a tal punto bene da sola che manda via la sorella. Quindi soli e autonomi si può ed è bello. Messaggio davvero rivoluzionario per lo standart Disney, dove la solitudine ( e l'autonomia) è stata sempre prerogativa del personaggio negativo, perfido e cattivissimo e proprio in quanto tale, solo.
Secondo messaggio positivo: Elsa diventa regina, non principessa, nè regina consorte o regina madre. Regina e basta. Governerà Arendelle da sola, non si lamenta nessuno, tutti i sudditi sono contenti e i due maschi che hanno tentato di mettere le mani su Arendelle vengono sbattuti fuori a malo modo. Il potere politico può essere femminile. Bene!
Ultimo messaggio positivo, anche se il meno innovativo, ma comunque da rimarcare: Anna si sposa un quidam de populo, non un principe forte e coraggioso, dalle nobili quanto ereditate origini, ma un ragazzotto semplice e, temo, ignorante, ma buono e coraggioso. Il bene non è nobile e non si eredita.
Quello che a questo punto mi chiedo è se la Disney si sia resa conto di aver proposto messaggi così sovversivi. Io credo di si e timorosa di reazioni della parte più conservatrice dei suoi telespettatori ha deviato tutta l'attenzione sul racconto del rapporto tra le due sorrelle, racconto che come ho scritto è a mio parere del tutto assente, mai approfondito realmente ma tanto tanto rassicurante. Da oggi mi lamento più se i bimbi scelgono Frozen.
Nessun commento:
Posta un commento