giovedì 2 aprile 2015

SEI UN BAMBINO SE......


    Sei un bambino se....
    al mattino
  • servono i cannoni e la fanfara dei bersaglieri per svegliarti;
  • non trovi mai, MAI i vestiti preparati la sera prima ( messi sempre allo stesso posto), e chiedi insistentemente: ” dove sono i miei vestiti???”
  • la luce ti dà moltissimo fastidio e ti agiti in giro per casa urlando che ti bruciano gli occhi.
  • resti sul divano in mutande e cannottiera per un buon quarto d'ora e ogni volta che arriva l'urlo “VESTITIIIII!” affermi, senza scomporti che: uffa! si, ti stai vestendo.
  • decidi di raccontare il tuo sogno ed è un racconto lunghissimo che può durare svariate decine di minuti;
  • vuoi una colazione diversa ogni mattina e sembra che scegli dal menù del grand hotel;
  • per bere una tazza di latte serve una quantità di cacao che basterebbe per preparare 15 cioccolate;
  • sei convinto che portare il pigiama nel letto o la tazza in cucina siano gesti che comportino rischi tremendi per la tua salute per cui ti guardi bene dal farlo;
  • lavarsi i denti è un'operazione lunghissima ed elaborata che richiede non meno di 15 minuti, escluse le boccacce allo specchio;
  • appena non ti guarda nessuno ti metti a giocare invece di prepararti;
  • il tuo grembiulino e la tua felpa hanno la strana capacità di muoversi autonomamente in giro per casa e trovarsi sempre ovunque tranne dove dovrebbero essere;
  • allacciasi le scarpe...non scherziamo! Forse con una laurea in ingegneria;
  • ti ricordi sul pianerottolo che non hai la penna, che bisognava firmare il diario, che il rosso non ha la punta e sei senza temperino;
  • cerchi di uscire con un pelusche di 2 metri per 3, che sennò poi alla scuola materna piangi;
  • sulla porta, ormai con su il giubbotto, ti viene in mente che ti scappa la cacca;
  • è un problema esclusivamente dei tuoi genitori arrivare a scuola in orario, come se in classe dovessero entrarci loro;
  • non sopporti la vicinanza con nessuno dei tuoi fratelli e ti dà fastidio in qualunque modo ti guardino, ti parlino, ti stiano vicino, respirino ecc;
  • di inverno i guanti è impossibile trovarli a coppie;
  • vuoi andare a prendere una molletta, un libro, o qualcos'altro di indispensabile per l'equilibrio dell'universo quando ormai siete fuori e la porta è chiusa;
  • appena sei in auto inizi a piagnucolare che è tardi e che arriverai a scuola in ritardo;
    Sei un genitore se
  • pensi che in vietnam non poteva essere così male
  • i tuoi vicini sono convinti che al mattino torturi i bambini
  • pensi che sia semplicemente un miracolo avercela fatta ancora una volta ad uscire di casa.

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    In bagno
  • pensi che il dentrificio vada accuratamente spalmato sul piano del lavandino e se fai in tempo anche su piastrelle e specchio;
  • sei convinto che sia necessario lasciare tracce evidenti del tuo passaggio con pittoreschi getti di acqua sul pavimento;
  • sei convinto che lo specchio sia stato inventato solo per consentirti l'esercizio assiduo nella nobile arte dello spruzzo e per ammirare le tue fantastiche creazioni;
  • per lavarti le mani ti serve una quantità d'acqua pari alla portata d'acqua ( per minuto) delle cascate del niagara.
  • "lavati bene le mani" significa consumare almeno metà della confezione del sapone liquido;
  • per i maschietti: se per controllare il getto della pipì usi solo il movimento del corpo, cioè spostamento avanti, indietro, destra e sinistra per centrare il water;
    per le bambine: se i pettini e le mollette servono alle tue bambole e se la mamma li cerca e non li trova dai la colpa a loro.
  • pensi che la mamma in bagno si sente sola e ha bisogno di compagnia.
  • quando fai la doccia esci dal box lasciandolo aperto con l'acqua che scorre perchè è fredda, aspettando che divenga calda.
  • dopo aver fatto la doccia esci e giri per casa grondante sostenendo che in bagno non ci sono asciugamani.
  • fare la cacca è una questione di famiglia, devono saperlo tutti, non si può star soli ed è un ottimo momento per inventare filastrocche canzoncine e racconti interminabili.
  • pensi che il posto giusto dell'asciugamano sia per terra.
  • l'acqua del bagnetto è sempre troppo calda o troppo fredda o troppo poca e bisogna che lo sappia tutto il palazzo.
  • durante il bagnetto pensi di essere Jacques Cousteau.
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A tavola
  • Ti siedi e guardando un pò schifato cosa c'è sul tavolo chiedi:" c'è qualcos'altro??"
  • Inizi a sfrucugliare nella pasta o nel risotto chiedendo per ogni microscopico elemento:"questo cos'è?"
  • dissezioni il piatto cercando di separare il commestibile dal non commestibile, secondo il tuo gusto personale.
  • spandi tutto il cibo il più largo possibile in modo da far sembrare che hai "quasi finito"
  • spandi tutto il cibo il più largo possibile in modo da farne uscire una buona quantità sul tavolo e non doverlo mangiare;
  • versi l'acqua nel bicchere fino all'orlo e se ci riesci anche oltre per capire se ce le fai a non farla uscire anche se ha superato il bordo;
  • risucchi il liquido direttamente dal bicchiere poggiato sul tavolo perchè non lo puoi più prendere in mano;
  • gesticoli con la forchetta piena di cibo in modo che il cibo finisca il più lontano possibile da te;
  • mangi in piedi;
  • cadi dalla sedia;
  • fai rovesciare il bicchiere pieno d'acqua, girandoti di scatto per picchiare tua sorella/tuo fratello;
  • ti alzi di continuo per fare cose che non si sa a cosa servano;
  • sternutisci nel tuo piatto o in quello del genitore che ti sta accanto;
  • guardi il piatto con occhi vuoti sperando che il cibo evapori;
  • tieni il boccone in bocca per mezz'ora senza masticare, sperando che la saliva faccia tutto da sola;
  • ti scaccoli;
  • chiedi: "posso fare basta"? a un boccone dall'inizio.
  • ti pulisci le mani e la bocca sulla tovaglia;
  • provi la consistenza di ogni cibo con le mani;
  • inizi a parlare di cose disgustose appena seduto;
  • mangi in modo che quello che avanzi risulti il più disgustoso possibile e non possa essere nè conservato nè consumato da altri;
  • fai "ahhhhh" dopo aver bevuto
  • ti fai andare per traverso l'acqua e per non morire soffocato inizi a tossire sputando acqua ovunque in modo che ti esca anche dal naso;
  • guardi nel piatto degli altri e affermi che di sicuro quella cosa lì è più buona della tua!
    Sei un genitore se...
    ce la fai a nutrirli ogni giorno.
    °*°*°*°*°*°*°
quando è ora di andare a letto
  • non è mai ora di andare a dormire.
  • alla domanda :"ti sei lavato i denti?" guardi stupito chiedendoti ( tutte le sere) che novità è mai questa.
  • esci dal bagno affermando:" mamma mi sono lavata tutto quello che potevo lavarmi!! adesso mi lavo i piedi" e l'obiezione che sia ora di andare a dormire e non serva lavarsi i piedi in quel momento non ti ostacola minimamente.
  • il tuo pigiama ha la strana abitudine di volatilizzarsi e non essere mai dove ci si aspetta che sia.
  • entri nel letto come un elefante così sei sicuro di disfarlo tutto.
  • appena nel letto ti accorgi di avere mal di pancia, male a un piede, male all'orecchio, dolore al braccio, fastidio ad un'unghia e racconti di essere stato male a scuola.
  • ormai nel letto ti ricordi che a) non hai la matita e il temperino nell'astuccio; b) non hai colorato la scheda di italiano; c) non hai ripassato geografia e domani c'è la verifica; d) devi portare per l'ora di scienze un frutto tropicale fuori stagione;
  • dopo mezz'ora di preparativi e un quarto d'ora di storia, appena spenta la luce chiami la mamma perchè hai sete.
  • dopo cinque minuti che sei rientrata nel letto chiami il papà perchè non trovi la bambola.
  • dopo un quarto d'ora che sei nel letto chiami mamma e papà perchè stai facendo brutti sogni. (" cucciolo, non è possibile che stai facendo brutti sogni, sei a letto da dieci minuti!" " no, no mamma era un sogno bruttissimo, davvero!!!")
  • dopo aver bevuto, dopo aver cercato per tutta casa la bambola, dopo esserti svegliato per il brutto sogno, chiami perchè, a questo punto, ti scappa la pipì.
  • quando rientri nel letto ti accorgi che è tutto disfatto di nuovo e chiami la mamma per rifarlo.
  • dopo circa mezz'ora ti alzi per andare a comunicare ai genitori agonizzanti sul divano che non riesci proprio a dormire. Così mamma e papà si perdono anche il finale del giallo che stavano guardando.
  • naturalmente al mattino hai sonno e non riesci a svegliarti.
            °*°*°*°*°*°*°*°





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