mercoledì 15 luglio 2015

BICI E BIMBI E POVERI GENITORI


Che cosa mi abbia fatto pensare di potercela fare, non lo so, anzi francamente è davvero un mistero. Era chiaro, chiarissimo che portare le bici nuove a casa facendoci pedalare sopra i bimbi sarebbe stata un'impresa ai limiti del possibile, ma quale parte di me abbia avuto il sopravvento facendomela ritenere fattibile non l'ho ancora capito. Che non fosse cosa è stato chiaro da subito, da quando Francy, salendo sulla bici nuova non riusciva assolutamente nè a controllarla, nè a frenare, perdendo l'equilibrio ogni volta, cadendo malamente o contro il muro o sulla fiancata delle auto in sosta. Che, poi, sarei morta d'infarto prima di arrivare a casa, mi è apparso nitido, quando, sempre il piccolo Francy, all'incrocio tra via Carducci e via Perazzi è andato giù liscio, senza un cenno di frenata, attraversando via Perazzi longitudinalmente e andando a schiantarsi contro il bordo del marciapiede sul lato opposto di via Perazzi. "Fraaaaaaaaaancyyy frena!!!! FRENAAAAAAA!!!!!!" O.K. Ale, respira, è vivo. "Fra, amore, perchè non hai frenato allo stop?? " " Mamma!!!!!! Non puoi dirmelo così all'improvviso???" - " Francy, eri a più di dieci metri dallo stop ed eri dietro di me!!!!" Che ancora, davvero la cosa fosse troppo al di là delle mie forze si è reso evidente quando, sempre lungo via Perazzi, Francy è sceso dalla bici spingendola a mani. "Francy, e adesso?" " Mammaaaa, non ci riesco, mi fanno troooppo male le pallineeee!" - "Francy, se invece di pedalare spingi la bici con i piedi, come stai continuando a fare, certo che ti fanno male! Sali su e pedala!!!!" - "Mammaaaaaa, ma tu che ne sai, mica le hai le pallineee!!!!!" Eccerto! Adesso prendo l'asfaltatrice qui di fianco e gli asfalto la bici! "Sali su e pedalaaaaaa!!!!!!"; che ve la sto facendo breve. Mettiamola così. Se c'era qualcuno che mi ha seguito per tutta la strada avrà proposto alle autorità novaresi un mio TSO. Quando poi siamo arrivati all'incrocio tra via Pietro Micca e via Gnifetti, con Franci che per frenare si è cappottato a terra perdendo anche un sandalo, con la macchina dietro bloccata da noi e la tipa alla guida che si è sporta fuori dal finestrino, chiedendomi, ridendo,se avevo bisogno di qualcosa, ecco lì ho pensato che se è vero che tutti hanno gli angeli custodi, è proprio vero che il mio si droga, e che si faccia di crack è stato fin troppo cristallino quando, poco dopo, sul marciapiede di viale Kennedy, Francy è partito come una lippa, urlando:" Yehhhhhhh, so andareeee!!!! Non ho più pauraaaa!!!!!! e io sono dovuta partire in volata che sembravo Bartali per farlo rallentare, che ancora non avevo capito se sapeva frenare o no ( probabilmente no) con le bimbe dietro che urlavano, " mammaaaaaa aspettaci"! 
Quando siamo arrivati al portoncino di casa, sono scesa dalla bici e ho baciato terra. 
Nessun infarto in corso. Ironman mi fa un baffo. L'intera squadra degli avengers mi fa un baffo.
Le bici le ho chiuse in garage. Ho buttato la chiave.
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Forse tra 3/4 anni....forse....ma anche no....

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